Il cuore pulsante di ogni S.r.l. è, senza dubbio, la generazione di profitto. Quest'ultimo si manifesta attraverso una serie di obblighi contabili che prendono vita immediatamente dopo la costituzione della società. Questi obblighi si espandono poi nel tempo, abbracciando anche le dichiarazioni fiscali annuali che servono a delineare un quadro chiaro della situazione finanziaria dell'impresa.
È importante sottolineare che il ruolo dell'imprenditore non coincide con quello del commercialista; quest'ultimo è un professionista che possiede le competenze tecniche e l'esperienza necessarie per navigare il complesso mondo della contabilità e delle dichiarazioni dei redditi. Il nostro scopo qui non è insegnarvi a sostituire il commercialista, ma piuttosto a fornirvi una panoramica chiara e comprensibile degli adempimenti fiscali standard di una S.r.l., degli elementi da comunicare al vostro consulente e delle pratiche migliori per instaurare una gestione aziendale efficace.
L'avvio di una S.r.l. inizia con la visita a un notaio, responsabile della formalizzazione della società. Successivamente, la scelta di un commercialista qualificato diventa cruciale per l'apertura della partita IVA e per la dichiarazione dell'inizio attività presso la Camera di Commercio. Questi passi sono solo l'inizio di un percorso che vedrà l'imprenditore e il commercialista collaborare strettamente per la gestione degli adempimenti contabili e fiscali annuali, a partire dall'anno successivo alla costituzione della società.
La gestione fiscale di una S.r.l. si articola in due grandi categorie: la contabilità e le dichiarazioni fiscali. La prima comprende la registrazione delle fatture di acquisto e vendita e la gestione dei movimenti bancari, mentre la seconda riguarda la preparazione e la presentazione di documenti cruciali come la dichiarazione dei redditi, l'IVA e l'IRAP. Queste dichiarazioni sono basate sui dati contabili dell'anno precedente e vengono elaborate l'anno successivo alla costituzione della S.r.l.
Per garantire una gestione fiscale efficace, è indispensabile che l'imprenditore fornisca al commercialista tutti i documenti e le informazioni necessarie, come fatture emesse e ricevute, estratti conto e ogni altro dato rilevante. Questo permette al professionista di registrare accuratamente tutte le operazioni e di calcolare le imposte dovute, garantendo così la conformità fiscale della società e prevenendo possibili sanzioni.
Dichiarazione Iva
Alla fine dell'anno fiscale, le S.r.l. devono presentare la Dichiarazione IVA all'Agenzia delle Entrate. Questo documento riepiloga tutte le operazioni di vendita e acquisto effettuate durante l'anno, permettendo di calcolare l'eventuale saldo IVA, sia esso a debito o a credito. Quest'ultimo può essere utilizzato per compensare altri tributi, seguendo regole ben precise.
Bilancio CEE (ossia il bilancio da depositare in Camera di Commercio)
Dopo alcuni mesi dalla chiusura dell'anno fiscale, si procede con il deposito del Bilancio CEE presso la Camera di Commercio. Questo passaggio, obbligatorio per le società di capitali, implica la pubblicazione dei dati aziendali. Il Bilancio CEE riflette la situazione finanziaria dell'azienda e deve essere compilato con attenzione, prevedendo decisioni sull'utilizzo degli eventuali utili.
Tale comunicazione dei dati in Camera di Commercio ha lo svantaggio di rendere pubblici i dati.
Questo perché, è vero che la S.r.l. ha il vantaggio di proteggere l’imprenditore e i soci dai debiti aziendali della società, ma è anche vero che l’imprenditore deve dimostrare l’andamento positivo dell’azienda (e lo fa, appunto, attraverso il deposito del bilancio in Camera di Commercio).
Bisogna, pertanto, evitare di accumulare perdite.
L'elaborazione del Bilancio CEE richiede un coinvolgimento diretto e sostanziale dell'imprenditore, dato che il commercialista necessiterà di accedere alla contabilità aziendale per identificare accuratamente costi e ricavi pertinenti all'esercizio. Questo processo è cruciale, soprattutto per le fatture che interessano periodi a cavallo di fine anno, poiché influenzano la determinazione del risultato economico.
La decisione su come gestire l'utile risulta essere un altro punto nodale nella preparazione del bilancio. È necessario stabilire se l'utile verrà reinvestito nell'azienda, distribuito ai soci, o se solo una parte di esso verrà assegnata come dividendi. Questa scelta ha implicazioni sia fiscali che strategiche per l'impresa.
Nel tempo, si è visto aumentare il rigore da parte della Camera di Commercio riguardo all'autenticazione del bilancio, richiedendo che l'amministratore apponga la propria firma, sia in forma cartacea sia digitale, a conferma della veridicità e correttezza delle informazioni riportate.
Sebbene la compilazione del documento spetti al commercialista, l'imprenditore è tenuto a fornire tutte le informazioni aggiuntive necessarie per un'accurata rappresentazione della situazione finanziaria dell'azienda, incluso l'eventuale utile e la sua destinazione.
Un momento chiave nel processo di chiusura del bilancio è rappresentato dalla redazione del verbale di assemblea, durante il quale i soci, o in alcuni casi l'amministratore, prendono decisioni cruciali relative alla gestione aziendale e alla distribuzione degli utili. Questo verbale deve essere firmato da coloro che partecipano alla decisione.
Il deposito del bilancio presso la Camera di Commercio, compito dell'amministratore con l'assistenza del commercialista, segna la fase conclusiva di questo processo. È fondamentale sottolineare che il bilancio viene preparato sotto la responsabilità dell'organo amministrativo, il quale deve assicurarsi della sua correttezza e conformità alle normative vigenti.
In questo contesto, emerge l'importanza della collaborazione tra l'imprenditore e il commercialista, che non solo deve gestire la contabilità e predisporre i documenti necessari, ma anche coordinarsi con l'imprenditore per ottenere le autorizzazioni e le informazioni indispensabili alla chiusura e alla presentazione del bilancio. Questa sinergia è cruciale per garantire la trasparenza e la correttezza della rappresentazione finanziaria dell'azienda, rendendo il Bilancio CEE uno dei documenti fiscali e burocratici più rilevanti per l'imprenditore.
Dichiarazione Ires (imposta sul reddito delle società) e dichiarazione Irap (imposta sul reddito delle attività produttive)
Successivamente alla presentazione del Bilancio CEE presso la Camera di Commercio, le Società a Responsabilità Limitata (S.r.l.) devono affrontare le dichiarazioni relative alle imposte sui redditi. Questo compito si articola principalmente in due documenti fondamentali, ciascuno correlato a specifiche tassazioni:
Imposta IRES (Imposta sul Reddito delle Società): Questa imposta si applica sui redditi prodotti dall'azienda durante l'anno fiscale. La dichiarazione IRES è il mezzo attraverso cui l'entità aziendale comunica al fisco l'ammontare dei redditi imponibili e determina l'importo dell'imposta dovuta.
Imposta IRAP (Imposta Regionale sulle Attività Produttive): Diversamente dall'IRES, l'IRAP incide sul valore della produzione netta generata dall'attività aziendale. Anche in questo caso, la dichiarazione serve per stabilire la base imponibile specifica e calcolare l'ammontare dell'imposta applicabile.
Entrambe le dichiarazioni hanno lo scopo di verificare se l'azienda debba versare le relative imposte o se abbia diritto a dei crediti fiscali, a seconda della situazione patrimoniale e dei risultati economici conseguiti.
Con le proroghe delle scadenze introdotte negli ultimi anni, le tempistiche per la presentazione di queste dichiarazioni si collocano generalmente nei mesi di giugno, luglio o agosto. È essenziale, quindi, per le S.r.l., procedere con la gestione dell'IRES e dell'IRAP dopo l'invio del bilancio CEE, poiché questi adempimenti sono imprescindibili per tutte le società che generano reddito operativo.
Le due dichiarazioni differiscono sia per la base imponibile considerata, sia per il metodo di calcolo dell'imposta. Attraverso questi documenti, l'azienda dichiara al fisco l'eventuale reddito imponibile generato, su cui calcolare le imposte dovute, tenendo conto della possibilità di ridurre l'importo a debito mediante l'utilizzo di eventuali perdite fiscali accumulate negli anni precedenti.
Per le Società a Responsabilità Limitata (S.r.l.) che erogano stipendi ai propri dipendenti, emergono due compiti fondamentali legati al trattamento delle retribuzioni e alla gestione dei contributi previdenziali e assicurativi:
Questa procedura è vitale per la gestione degli aspetti legati agli infortuni sul lavoro. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, l'INAIL non si occupa delle malattie, ma esclusivamente degli infortuni occorsi in ambito lavorativo. Nel caso in cui un dipendente subisca un infortunio, la S.r.l. deve calcolare l'importo da versare all'INAIL, che funge da assicurazione per l'evento. Successivamente, sarà l'INAIL stessa a erogare la retribuzione al dipendente infortunato, garantendo così la copertura finanziaria durante il periodo di assenza dal lavoro.
Il Modello 770 è un documento essenziale che riassume i versamenti effettuati dall'azienda relativi alle imposte e alle trattenute operate sulle buste paga dei dipendenti. Questo modello si distingue dal 730, che è invece la dichiarazione dei redditi personale del dipendente. Attraverso il Modello 770, l'azienda rendiconta al fisco le ritenute IRPEF e i contributi previdenziali versati nell'anno fiscale di riferimento, assicurando così la trasparenza e la correttezza delle operazioni fiscali e contributive effettuate.
Il Modello CU, precedentemente noto come CUD, è la certificazione che riporta il totale del salario lordo erogato al dipendente e le relative imposte trattenute nel corso dell'anno. Questo documento è indispensabile per i dipendenti al momento della presentazione della propria dichiarazione dei redditi, ed è accessibile online attraverso il cassetto fiscale individuale. La Certificazione Unica rappresenta uno strumento fondamentale per garantire che ciascun lavoratore possa avere un quadro chiaro e completo delle proprie retribuzioni e delle imposte versate.
È importante sottolineare che la maggior parte delle imposte e dei contributi viene ora versata in modo telematico, semplificando notevolmente il processo di pagamento e garantendo una maggiore efficienza e sicurezza nelle transazioni. Il commercialista riveste un ruolo cruciale in questo contesto, assistendo la S.r.l. nella gestione e nel versamento telematico delle diverse tasse e contributi.
Dall'anno successivo alla costituzione, oltre alla gestione dell'IVA, le S.r.l. si trovano a dover affrontare anche le obbligazioni relative all'IRES e all'IRAP, incrementando così la complessità e l'ampiezza degli adempimenti fiscali annuali. Questo evidenzia l'importanza di una pianificazione fiscale accurata e di una stretta collaborazione con il proprio consulente fiscale, per assicurare la piena conformità alle normative vigenti e ottimizzare la gestione finanziaria dell'azienda.