Fattura non pagata: cosa comporta e come tutelarsi



copertina

Può capitare, soprattutto nei periodi di crisi economica, che un libero professionista o una società non incassino tutti gli importi fatturati ed è così che inizia il percorso di recupero crediti.

Il primo passo prevedere l’invio di solleciti di pagamento, per poi passare agli atti di precetto. La fattura non pagata costituisce un problema per il soggetto che l’ha emessa. Un eventuale accumulo di documenti fiscali non saldati genera infatti problema di liquidità e rischia di innescare un circolo vizioso.

Fattura non pagata: come comportarsi

In caso di fattura non pagata entro i termini previsti, alla somma concordata occorre aggiungere gli interessi di mora a tasso fissato dalla Banca Centrale Europea e aggiornato ogni 6 mesi.


Trascorsi i termini di pagamento della fattura, il creditore può inviare al debitore un sollecito di pagamento. Meglio se l’invio della comunicazione prevede metodi di spedizione attestanti l’avvenuta ricezione del documento. Ne sono un esempio la raccomandata a/r e la PEC.

Lettere di sollecito per fattura non pagata

La lettera di sollecito deve contenere specifici dati. Li elenchiamo qui di seguito:

  • dati identificativi del creditore
  • data, numero e importo della fattura non pagata
  • numero delle precedenti lettere di sollecito eventualmente inviate

Il primo sollecito solitamente è di carattere bonario, simile a una nota informativa.

NOTA BENE: se la raccomandata o la lettera indicano un importo superiore ai 77,47 euro è necessario apporre una marca da bollo pari a 2 euro. Se, invece, l’avviso riporta la fattura insoluta, ma non specifica l’importo (o se quest’ultimo è inferiore a 77,47 euro), la marca da bollo non è richiesta.

Il secondo sollecito è invece più incisivo e contiene l’invito esplicito a saldare quanto prima la fattura non pagata. Anche questa comunicazione deve contenere tutti i dati richiesti per il primo sollecito e l’imposta di bollo. In alcuni casi, potrebbe essere utile minacciare il ricorso alle vie legali in caso di mancato pagamento, oltre a richiamare numero e data del primo sollecito e di eventuali altre comunicazioni. Devono anche essere presenti il termine per il saldo e la richiesta degli interessi di mora.

Se anche il secondo sollecito non dovesse andare a buon fine, è bene rivolgersi a un legale, il quale mediante raccomandata di a/r costituisce in mora il creditore.



Articoli Correlati
copertina
28/4/2023
L’organo amministrativo deve convocare l’assemblea per l’approvazione del Bilancio d’Esercizio. La convocazione deve ...

Leggi l'articolo
copertina
7/10/2022
Come capitalizzare i costi a utilizzazione pluriennale dell'azienda: spese di avvio e ampliamento, di ricerca e sviluppo, di pubblicità e propa...

Leggi l'articolo
copertina
23/9/2022
Con l'approvazione del Decreto Semplificazioni si realizza il superamento dell’obbligo di stampa e conservazione elettronica dei registri contab...

Leggi l'articolo
copertina
26/8/2022
Dal prossimo 1° ottobre, a seguito dell’aggiornamento delle specifiche tecniche per la generazione e trasmissione della fattura elettronica ...

Leggi l'articolo
copertina
12/8/2022
Le autofatture TD17 - TD18 - TD19 riguardano le operazioni verso e da soggetti non stabiliti in Italia. L’obbligo dell’autofattura elettr...

Leggi l'articolo
copertina
8/7/2022
Cos'è l'autofattura L’autofattura è un documento fiscalmente rilevante che il soggetto passivo IVA, professionista, persona fis...

Leggi l'articolo
copertina
24/6/2022
Il 1° luglio diventa obbligatoria la fattura elettronica negli scambi con San Marino. Vediamo le regole, distinguendo tra cessioni e acquisti di b...

Leggi l'articolo
copertina
29/4/2022
Entro il prossimo 30 aprile (120 giorni dalla chiusura dell’esercizio) l’assemblea dei soci di società di capitali è tenut...

Leggi l'articolo
copertina
8/4/2022
Altra novità dell’esercizio 2021 che richiede una necessaria segnalazione è quella che consente alle imprese OIC Adopter, in via g...

Leggi l'articolo
copertina
9/3/2022
Gli acquisti da soggetti UE non stabiliti in Italia richiedono l’applicazione dell’IVA a cura del cessionario ivi residente, anche se il...

Leggi l'articolo
copertina
9/1/2022
Gli acquisti da soggetti UE non stabiliti in Italia richiedono l’applicazione dell’IVA a cura del cessionario ivi residente, anche se il...

Leggi l'articolo
copertina
18/1/2021
A decorrere dal 1° gennaio prossimo, l'inversione contabile dell'Iva sugli acquisti dall'estero dovrà essere trasmessa a Sdi con le modalit...

Leggi l'articolo